
C'è un detto che fa: "tutti utili e nessuno indispensabile", ma che non sempre è vero, almeno non è vero al cento per cento.
La storia che vi voglio raccontare è quella di una coppia di tecnici. Una di quelle che è qualche cosa di più che "solamente utile".
LEI: Nasce nel 1981 e fin dai primi anni di vita dimostra una predisposizione allo sport. Gioca a Basket, Calcio, Tennis e ogni cosa che implichi una gara.
LUI: Nasce ".....un po' prima" e da piccolo la mamma lo porta a qualche corso di ginnastica, ma così anonimo che non ricorda nemmeno che cosa gli facevano fare.
LEI: Quando aveva 5/6 ... 7 anni a volte passava in auto con i genitori in una particolare via di Rimini, allungava il collo e guardava fuori dal finestrino; c'era qualche cosa che l'affascinava in quella zona, sentiva quasi un'attrazione. Molti anni dopo scoprì che quella era Via Sacramora e che quel luogo fantastico era il Campo da Baseball di Rivabella.
LUI: Da piccolo, abitava in una piccola via che finiva in un parco, il mitico Parco Marecchia, dove i bimbi andavano a giocare. In quegl'anni c'era una squadra di baseball che si allenava in qual parco, perché era più comodo del loro campo ufficiale che si trovava a Savignano. LUI si fermava spesso a guardare finché assieme ai suoi amici giocò per la prima volta a baseball; aveva nove anni.
LEI: Da piccola leggeva centinaia di libri. Tutt'ora non perde un romanzo di Patricia Cornwell una autrice nata in Florida che scrive storie poliziesche sulla figura di un medico legale donna, Kay Scarpetta, che affronta e risolve casi di omicidio. Ora mi racconta: <<Oltre ai romanzi di Patricia, leggo libri che hanno il baseball per tema. Un libro che non può perdersi un giovane Baseballista? Summerland di Michael Chabon!>>
LUI: Da piccolo era una peste testarda, quando si impuntava su qualche cosa, finché non la otteneva erano dolori! Mi racconta una storiella: << Era mezzanotte passata. Mio padre stava già dormendo. Io avevo 4 o 5 anni e volevo le caramelle Rossana, quelle lunghe nella carta rossa e a casa erano finite. Mi impuntai talmente che mio padre si dovette alzare dal letto, vestirsi e portarmi al bar della stazione per comperarmene una!>>
LEI: In seconda media Roberta Contadini (una giocatrice di softball) si presenta a scuola nell'ora di ginnastica con palla e mazza. Da quel giorno questo sport è diventato parte della mia vita.
LUI: Giocava sul campo da Baseball di Rivabella e già all'età di 16 anni iniziò ad allenare i ragazzi più giovani di lui. Tra giocare ed allenare tutti i pomeriggi li trascorreva in quel luogo.
LEI: Viveva sul Campo da Softball di Rivabella. Da appena finita la scuola fino all'allenamento delle più grandi. Mi racconta: <<Quelli del Baseball era inevitabile incontrarli e conoscerli con una vita così. LUI oltre che giocare allenava la squadra Ragazzi sul nostro campo e di conseguenza lo "vedevo anche da più vicino" Poi iniziarono le "tresche" tra noi del softball e loro del baseball. LUI era "molto più grande" quindi non stava spesso con noi, ma poi quando siamo cresciute il divario è diminuito e i tempi erano maturi. E' bastato un attimo.....>>
LUI: In quegli anni giocava e allenava i Ragazzi e quindi incrociava spesso LEI e ci racconta: << I miei compagni di squadra più giovani ogni tanto organizzavano qualche uscita con le ragazze del softball, più che altro cene di compleanno, e qualche volta mi aggregavo anch’io. Anno dopo anno era sempre più frequente organizzare qualcosa insieme, anche mangiate al campo e quindi i "rapporti si sono stretti". Nel frattempo LEI era diventata più grande e quindi era uscita dall’età in cui potevo essere considerato un vecchio marpione! >>

Ormai è difficile tenere il segreto sui protagonisti di questa storia. Stiamo parlando di Simona Conti e Davide Sartini una delle coppie più importanti e attive del nostro sport nazionale.
Difficile non identificare Simona e Davide con i Falcons di Torre Pedrera, una società che ha prodotto campioni e che continua il suo proficuo lavoro di reclutamento. Ambedue laureati in scienza motorie fanno della qualità l'essenza del loro lavoro.
- Simona ormai di te sappiamo quasi tutto. Ci manca ancora sapere quali sono i tuoi piatti preferiti. << Non potrei vivere senza la Pizza e la Piadina, ma se parliamo di "Gustare" allora preferisco i rinomatissimi Fagioli Messicani di Davide e un bel menù di Pesce fatto per bene di tanto in tanto.>> Per Davide invece << Una bella fiorentina al sangue con un buon rosso e su quest’ultimo sono sempre pronto a provarne di nuovi!>> Ambedue non saprebbero però scegliere tra una cena romantica e una bella serata in pizzeria con gli Amici.
Oltre il tempo passato al campo a Simona piace un bel giro in bici da corsa o in moto. Alla sera quando è a casa invece guarda la TV e predilige oltre ai Simpson e al TG un buon film: Cobb, Otto uomini fuori, The Babe, The Fan e l'intramontabile Uomo dei Sogni. Oltre ai film sul Baseball ha una raccolta quasi completa di film di Tom Cruise e di Stanley Kubrick. Non disdegna però la buona musica che ascolta nei momenti di relax.
Davide nel frattempo "spatacca" con il computer, dice lui, e davanti alla TV guarda trasmissioni rilassanti e divertenti. Zelig è la sua preferita, ma guarda i TG e naturalmente dopo cena qualche bel film.
Per Davide la più bella qualità di Simona è saper rendere pratiche e semplici da realizzare cose che sembrano estremamente complesse. Per Simona invece la miglior dote di Davide è la pazienza.
Quello però che li accomuna è il Baseball. Entrambi allenano le squadre giovanili del Torre Pedrera: un gruppo di minibaseball, due ragazzi, e una allievi e cadetti. Insieme a loro naturalmente qualche altro coach che li aiuta.
Due o tre allenamenti alla settimana più le partite! Durante l'inverno poi ci mettiamo la Winter League e d'estate i Tornei; poi durante le pause gestire il merchandising alle manifestazioni della FIBS. Ragazzi questo si che è impegno!
Simona e Davide siete una grande coppia! Il mondo del baseball e softball Italiano vi sono riconoscenti!
Scritto da Paolo Castagnini su interviste a Simona Conti e Davide Sartini
Scrivi commento
Giampy (venerdì, 24 febbraio 2012 08:54)
Siete un esempio per il Baseball e per i giovani grazie !