
Antonio Filosa allenatore della squadra Ragazzi del Nettuno 2, secondi alla finale scudetto 2011, ci scrive e noi molto volentieri pubblichiamo .
Prendendo spunto da quanto scritto su Antonio di Fabio e avendo letto con molta passione il focus a lui dedicato, mi è venuto in mente di scrivere qualche cosa anche a me, in considerazione anche del fatto che in quella finale per il titolo di categoria Ragazzi c’ero anche io in qualità di Coach e Allenatore del team del Nettuno 2, la squadra seconda classificata proprio dietro al Rimini di Di Fabio. La mia storia nel baseball inizia analogamente a quella del mio collega all’età di 28 anni, nel 2003 e proprio nel Nettuno 2 in qualità di coach specializzato nella corsa sulle basi e per l’educazione motoria dei ragazzi, dato che la mia provenienza era l’atletica leggera dove avevo raccolto diverse soddisfazioni e titoli individuali.
Fu un anno speciale e di formazione personale culminato nella vittoria del titolo di categoria Ragazzi proprio, guarda caso, con il Riviera Rimini in una appassionante finale combattuta fino a
gara tre, all’ultimo inning. Da lì un lungo percorso mi ha atteso, tra corsi ,qualifiche, esperienze come educatore sportivo nelle scuole di vari circoli didattici di Anzio e Nettuno
e la vera e propria gavetta nel Latina B.C. dove ho avuto l’occasione di mettere in pratica quanto insegnatomi dal Manager storico del Nettuno 2 Alberto Conti “Yamanaka” e da una mia visione
molto particolare del baseball. Prediligo infatti una buona preparazione fisica per i ragazzi, al fine di predisporli al meglio per l’attività sportiva in generale e per colmare il gap,
che pare essere insanabile dell’inattività che spesso c’è nelle scuole primarie dove l’educazione motoria pare ormai da anni lasciata al caso o alla singola iniziativa di insegnanti che cercano,
con molta fatica, di adeguarsi ai pochi mezzi a disposizione e ad una quantità di ore di attività ridotta all’osso.
Qui inizia un altra storia molto bella e particolare. Portati i ragazzi dalle suole nel campo, ho avuto l’occasione di crescere un team di atleti esclusivamente pontini, che tra pizze, feste
,attività ricreative e tanti allenamenti, sono riusciti a levarsi non poche soddisfazioni, l’ultima delle quali raggiunta nella stagione 2010, quando dopo troppi anni centriamo le finali
nazionali arrivando secondi nel girone regionale solo dietro a quel Nettuno 2 dal quale provenivo. E qui il colpo di scena…. Le difficoltà organizzative incontrate a Latina, mi
riavvicinano alle mie origini per la realizzazione di un progetto ambizioso che mi vedeva rientrare al Nettuno 2 come Allenatore e Coach in tandem con il mio maestro Conti. Molti dei miei ragazzi
del Latina mi seguirono con la voglia di provare al centrare le final four che l’anno precedente avevamo mancato per un soffio dovendoci fermare ai quarti di finale. Non avremmo mai creduto
di farcela così…fino in fondo… sfiorando il titolo per un solo punto, per una sola sconfitta proprio contro quel Rimini Riviera che 8 anni prima avevamo battuto, eppure il secondo posto lo
abbiamo accolto come un traguardo raggiunto più che un obbiettivo mancato, perché il bello di questo sport è che non esiste pareggio e che con la formula delle final four vince la squadra più
completa ,più caparbia, quella che crede di più nelle sue forze….e il Rimini del mio collega Di Fabio ha dimostrato di avere quella marcia in più che gli ha consentito di centrare il risultato.
Insomma una bella storia, per una volta scritta dagli sconfitti ma non meno interessante perché nasconde in se le singole storie di tanti ragazzi che comunque hanno il coraggio di scendere in campo per scoprire l’agonismo e imparare a perdere come a vincere, con le proprie forze e con tutti i meriti che gli spettano in quanto sono loro i principali protagonisti i veri attori….noi Coach, Manager, Allenatori in generale abbiamo il compito di accompagnarli in un percorso del quale solo loro conoscono il risultato finale. Ho sempre pensato che il loro divertimento dipenda dalla nostra professionalità ed è per questo che ogni anno affronto come una sfida la nuova stagione agonistica… una sfida nella quale mi metto in gioco cercando di emulare quell’entusiasmo che i ragazzi solo sanno trasmettere e che spesso vale più di tutti i corsi e seminari che costantemente seguo per dare loro il meglio di me e il meglio di uno sport, quale è il baseball, che secondo me non ha eguali.
Coach Antonio Filosa
Nettuno 2 B.C.
Racconto scritto da Antonio Filosa 12/02/2012
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