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Le chiavi del successo

di Frankie Russo

Libera traduzione dal sito home.gc.com

Non esiste un modo perfetto per allenare una squadra di baseball. Earl Weaver ha condotto i Baltimore Orioles a quattro vittorie di lega e alla conquista di un titolo delle World Series essendo stato espulso 97 volte e con una buona dose di capricci. Tony La Russa ha vinto tre World Series e tre titoli di lega preferendo più un approccio mentale.

Grandi manager possono essere maestri di tatticismo, geni della motivazione, grandi pensatori oppure possedere tutti questi requisiti. Ma ci sono altre qualità che tutti i manager devono avere. Ted Sullivan, ex giocatore professionista dei Cleveland Indians, sostiene che il lavoro di squadra, leadership e perseveranza sono parti integranti del “Successo” e pagheranno dividendi a lungo termine, anche dopo l’ultima eliminazione della stagione. Altri manager riescono ad avere successo con altri semplici concetti.

ORGANIZZAZIONE

Jerry Kindall, ex coach all’University of Arizona, un giorno riunì la squadra e chiese ai giocatori cosa avrebbero preferito da Kindall e dal suo staff.

La risposta fu: Organizzazione.

Kindall è riconosciuto come uno dei più organizzati coach a livello di college. Kindall ha vinto diversi titoli nazionali ed è stato nominato Baseball Coach of the Year in diverse occasioni, e l’organizzazione è stata una dei suoi punti di forza.

 

 

Non si potrà raggiungere certi risultati senza concretezza e senza un piano di lavoro. Kindall è stato introdotto nella College Baseball Hall Of Fame ed è stato il primo a vincere il titolo nazionale sia come giocatore, con Minnesota nel 1956, e tre volte come manager con Arizona. Kindall è stato anche collaboratore di Terry Francona, attuale manager dei Cleveland Indians.

POSITIVITA’

Oltre ad una profonda conoscenza del gioco, un’altra chiave che conduce al successo e allo sviluppo dei giocatori è la positività, creando un ambiente sano per i giocatori.

 

Non vi è esempio migliore di Joe Maddon dei Chicago Cubs.

 

Trasmettere fiducia ed emozioni sono il prodotto di base di Maddon che condusse i Tampa Bay Rays da squadra ultima in classifica, alla loro prima presenza ai playoff. Nei suoi metodi resta famosa l’invenzione della emotiva maglia con la scritta “9=8” significando che 9 uomini che lavorano duro ogni giorno equivalgono a una delle 8 squadre che andrà ai playoff.

 

E’ sempre il primo ad arrivare sul campo per parlare con i giocatori, aumentare la loro fiducia ed insistere sul concetto dell’impegno. Maddon enfatizza sull’impegno, non necessariamente sul talento, che comunque anch’esso può portare lontano. Quando si parla di impegno, non necessariamente bisogna far riferimento al talento. Non ci vuole talento per impegnarsi molto o giocare bene ogni giorno. E chi più di lui lo può sostenere, lui che non è mai arrivato alle majors come giocatore, ma ci è arrivato come manager dei Rays prima, e dei Cubs ora.

PIANIFICAZIONE

Per Augie Garrido, coach all’University of Texas, il baseball si racchiude in un solo concetto: Segnare punti. I punti determinano il risultato della partita, non le valide. Nell’ambiente è conosciuto come “Augie Ball”.

 

Garrido afferma che ci sono tre aspetti fondamentali nel baseball: Arrivare in base, avanzare il corridore, segnare punti. Con questa filosofia egli è divenuto il coach più vincente a livello di college nel Texas (1.950 vittorie in 47 anni di lavoro, ad oggi), e lo ha utilizzato da quando era coach alla Sierra High School in Tollhouse, California.

 

Garrido è convinto che bisogna trovare il modo per arrivare in base, poi si può anche eseguire una smorzata di sacrificio o anche di sorpresa per avanzare i corridori o anche farli segnare.  Ovviamente l’Augie Ball può non funzionare per tutte le squadre, ma questa filosofia ha funzionato per lui, e quando i giocatori si sono adeguati, sono arrivato anche i risultati.

 

Frankie Russo

 

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