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Allenare il baseball giovanile - 14^ parte

di Frankie Russo

Libera traduzione dal libro

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Lavorare con i lanciatori

Un dilemma che spesso deve affrontare un coach a livello giovanile è come fare in modo che i lanciatori che giocano altre posizioni possano praticare anche a tirare, correre e perfezionarsi durante gli allenamenti. Infatti, dipendendo dal numero di ricevitori e coach a disposizione, non è sempre facile trovare il tempo necessario per preparare i lanciatori tra una prestazione e l’altra considerato il gran lavoro che devono fare per restare in forma nell’altra posizione. Insomma, far praticare come lanciatore, in battuta e in difesa deve rappresentare un grosso grattacapo per la gran parte dei tecnici.

Pianificare un allenamento efficace 

La capacità di un coach di organizzare un allenamento efficace deve essere un dovere primario. E questo comprende trovare il tempo necessario per i lanciatori di praticare anche le altre posizioni.

 

Dopo un buon riscaldamento dinamico essi possono lanciare per 20 minuti. Successivamente, per altri 20 minuti possono praticare con gli interni e con gli esterni seguiti dai fondamentali di squadra. Per fondamentali di squadra s’intende corsa sulle basi, giochi di taglio, pickoff e trappole, difesa su smorzate e difesa con corridori in prima e terza.  In ultimo si passa al batting practice che ci offre l’opportunità di sfruttare al meglio il nostro tempo, non solo per i battitori, ma anche per i lanciatori. 

BP non è solo batting practice

Un batting practice efficiente non è un solo giocatore che batte e tutti gli altri stanno a guardare. Creando delle stazioni di piccoli gruppi che durano non più di 15 minuti, rende l’allenamento più efficiente ed evita ai giocatori di annoiarsi. Inoltre permette ai lanciatori di fare il loro lavoro.

 

E’ importante che lanciatori e ricevitori facciano parte dello stesso gruppo. Molto del lavoro, quantità di lanci e su quali tipi di lanci praticare, dovrebbe dipendere in gran parte dal lanciatore stesso.

 

In molti campionati giovanili, i partenti lanciano una volta la settimana. In questo caso essi dovrebbero fare una sessione di bullpen preferibilmente tre giorni dopo la partita. Se invece lanciano in due gare la settimana, allora è il caso che la sessione di bullpen venga fatta il secondo giorno dopo la partita.

Preparazione di una sessione di bullpen

La sessione di bullpen non deve essere utilizzata per lavorare sulla meccanica. La sessione di bullpen è atta al processo di riabilitazione dopo aver lanciato in gara, ed è il motivo per cui il lanciatore deve focalizzare a tirare la veloce. Non è questo il momento di risolvere problemi di controllo, della curva o del cambio. Tirare ogni tipo di lancio dal monte è importante per aiutare i lanciatori a rimanere in forma, ma la concentrazione deve essere rivolta maggiormente sulla veloce.

 

La sessione di bullpen deve essere effettuata dal monte dalla distanza regolamentare al massimo dello sforzo per un pre-determinato lasso di tempo o pre-determinato numero di lanci.  

 

Il maggior tempo deve essere speso per la veloce e la locazione con meno dedizione agli altri tipi di lanci, sempreché siano già utilizzati in partita. Lanciare un maggior numero di veloci incrementa anche la forza del braccio. Gli offspeed dovrebbero essere introdotti in prossimità del completo sviluppo fisico e sempre sotto attenta osservazione di un coach.

 

Il discorso diventa più complicato quando trattasi di determinare la durata della sessione di bullpen. Se è un lanciatore che non gioca in altre posizioni, allora la sessione dovrebbe essere di circa 15 minuti. Per coloro che giocano in altre posizioni, è importante adeguarsi alle loro esigenze. Per esempio, un lanciatore che è anche interbase titolare, dovrebbe lanciare dagli 8 ai 10 minuti.

 

Il tempo di un rilievo, invece, dipende molto da quanto viene utilizzato in gara. Un rilievo che viene utilizzato spesso, probabilmente non avrà nemmeno bisogno della sessione. Se un rilievo non lancia in gara perché il partente è durato molto, allora è il caso che faccia la sessione completa. Un rilievo invece che viene utilizzato occasionalmente, probabilmente dovrà lavorare dagli 8 ai 10 minuti, o anche meno. E’ sempre una questione di buon senso. 

Perfezionamento e correzioni

Se un lanciatore ha problemi con la meccanica, di controllo o con un determinato tipo di lancio, il momento migliore per correggersi è durante la fase delle stazioni, e viene praticato da una distanza più corta e non dal monte.

 

Questi esercizi possono essere eseguiti da una distanza di circa 12/13 metri tra i lanciatori stessi per massimizzare il tempo a disposizione durante cui è compreso anche il long toss.

 

Durante la fase delle stazioni, fate fare ai lanciatori la corsa ed altri esercizi di condizionamento. Se un lanciatore è anche un interno, il condizionamento può avvenire mentre la squadra esercita con gli esterni, il contrario se è un esterno.

 

Pitchers Fielding Practice

 

Quando si parla di lanciatori, c’è un ultimo fondamentale che deve essere praticato e che troppo spesso è sottovalutato: il PFP (allenamento del lanciatore in difesa). In ogni allenamento i lanciatori dovrebbero lavorare sui comebackers, difesa sulle smorzate e copertura della prima su palle battute a destra. Praticare il PFP dai 10 ai 15 minuti ogni allenamento porta a dei risultati sorprendenti. A volte il PFP può essere eseguito all’inizio quando si lavora con gli interni, ma anche qui sorgerà il problema di come gestire i giocatori che lanciano e giocano in altre posizioni.

 

Frankie Russo

 

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Articolo già pubblicato il 28 aprile 2016

 

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