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Tirare a lunga distanza migliora la velocità?

di Paolo Castagnini

Ripubblico questo articolo a 4 mani con l'amico Frankie Russo, che ha curato la traduzione, affrontando nuovamente un tema assai caro ad allenatori, pitching coach, lanciatori e non solo. Il long toss aumenta la velocità di lancio? Premetto che questo articolo, come tutti gli articoli tecnici pubblicati su questo sito, non sono da prendere come verità, ma servono come contributo alla crescita formativa degli addetti ai lavori. Alcuni di questi articoli infatti possono trovare condivisione altri meno. Io stesso pubblico a volta articoli non pienamente condivisi, ma sono certo che solo confrontandoci con tutte le ideee e opinioni potremo crescere come allenatori. L'articolo di oggi è di Brent Pourciau e pubblicato sul sito www.topvelocity.net Al termine dell'articolo c'è la pubblicità della sua scuola che noi per correttezza abbiamo lasciato, anche perché i più interessati potrebbero approfondire. Vi lascio quindi alla traduzione di Frankie Russo dell'articolo Study Proves Max Distance Long Toss Decreases Pitching Velocity

RECENTI STUDI DIMOSTRANO CHE IL LONG TOSS DIMUNISCE LA VELOCITA’ DI LANCIO

di Brent Pourciau - Traduzione di Frankie Russo

 

Siamo sicuri che il long toss può migliorare la velocità di lancio? Tirare la palla a 91 metri significa tirare a 90 miglia? Estremizzare il long toss significa allungare il tiro? Può il long toss rafforzare il braccio?

 

Queste sono solo alcune delle molte domande che mi vengono sottoposte. Per molti anni ho discusso gli effetti del long toss al punto che vorrei che si potesse andare oltre, ma sembra una problematica ancora attuale. Questo articolo è dedicato a coloro i quali sono interessati alla scienza e alla ricerca, inerente l’allenamento convenzionale, relativo all’approccio del lancio. Se appartieni a quel gruppo di persone che si esercitano con il long toss per tutta la carriera, incurante di quanto afferma la scienza, allora non mi resta che augurarvi buona fortuna. Se invece sei tra coloro interessati a raggiungere il successo e prolungare la carriera, indipendentemente da tutte le personali conoscenze, allora le seguenti informazioni potranno esserti di aiuto!

 

Il Mito che 91 metri equivalgano a 90 miglia

 

Questo mito mi fa impazzire. Coloro i quali credono in questo mito dimostrano di avere poca conoscenza della fisica. Credo di avere una discreta conoscenza della fisica e quando ho sentito questa teoria la prima volta, sono rimasto alquanto sorpreso. Qualcosa non quadrava. Come si può calcolare la velocità avendo a disposizione solo la distanza quando le leggi del movimento uniforme indicano che per calcolare la distanza occorre un rapporto tra velocità e tempo?

 

Movimento Uniforme

 

Velocità (V) = Distanza (d)/Tempo (t)

 

E’ evidente che tirare una palla da baseball non può essere definito unicamente un movimento uniforme in quanto la palla non viaggia sulla stessa linea, ma avendo solo la cognizione della distanza, non è possibile determinare la velocità senza conoscere la velocità stessa ed il tempo impiegato per raggiungere una determinata distanza. Lascio la risposta a tutti i guru della matematica per dimostrare che questa teoria è sbagliata. Mia moglie è laureata in Matematica alla Cal State Fullerton e ho chiesto a lei della mia logica e mi ha confermato che non è possibile calcolare l’accelerazione con la sola distanza.

 

La Scienza dimostra che 91 metri non corrispondono a 90mph

 

Quindi, in fisica, non c’è nulla che provi che 91 metri equivalgano a 90mph e questo ci offre qualcosa su cui riflettere. Dagli studi effettuati dall’Istituto di Medicina degli Sport Americani (ASMI,) si evince che questo mito potrebbe essere del tutto falso. La media massima di distanza di tiro nel caso trattato dalla ASMI era di 89 metri e la velocità media era di 85mph. E’ vero che ci sono ancora 2 metri per raggiungere 91, ma dubito fortemente che i 2 metri in più di distanza possano equivalere a 5mph. Il mio ragionamento è che quando i partecipanti hanno tirato la pallina da 55 metri, la velocità media era di 87mph. Quindi, si è verificato un aumento della velocità quando la pallina era tirata da una distanza di 34 metri più corta, e questo ci porta alla scoperta più interessante del nostro studio.

La distanza massima di tiro non aumenta la velocità di lancio

Non è un’opinione, è un fatto. Nel caso preso in considerazione ed esaminato dal più prestigioso Istituto di Medicina degli Sport Americani, senza alcun dubbio è stato dimostrato che non vi è NESSUNA correlazione tra la distanza da cui si tira e la velocità di lancio, e ancora più specificatamente nella velocità di tiro. Al contrario, gli studi hanno dimostrato come ci sia una correlazione tra la diminuzione di velocità e la distanza massima di tiro. Infatti, la velocità media è diminuita una volta che la distanza ha superato i 55 metri e ancora peggio, la forza corporea, insieme alla distanza, è aumentata mentre è diminuita la velocità. Non potrei immaginare una peggiore condizione per lo sviluppo di un lanciatore, sia egli giovane o più maturo, che basare il programma sul long toss perché aumenterebbe le possibilità di infortuni senza aumentare la velocità e si lavorerebbe su meccaniche non conducibili al monte di lancio.

 

Quanto sopra non è solo un mio punto di vista, ma gli studi sono stati eseguiti dal leggendario Dr. Glen Fleisig, di cui riportiamo di seguito una sua relazione in merito. Di tutta la relazione, è stata estratta la parte riguardante la specifica relativa agli effetti della distanza massima e l’estremo long toss in relazione alla velocità di lancio. Si deduce anche che nemmeno i cambiamenti nella meccanica sono di supporto per la velocità di lancio. Per chi non è interessato all’intero estratto, si consiglia di soffermarsi almeno sulle scritte in grassetto.

 

(Fonte ASMI)

 

Il raffronto biomeccanico tra il lancio nel baseball e il long toss: implicazioni per la formazione e la riabilitazione.

Troppo spesso si è affermato che tirare dalla lunga distanza beneficia l’atleta nell’aumentare la flessibilità, la velocità, il potenziamento del braccio e curare la resistenza. Un recente confronto tra lanciatori adulti di alta e bassa velocità ha evidenziato 3 cinematiche differenze. In linea di massima, i lanciatori più veloci hanno una maggiore rotazione massima della spalla esterna, inclinano di più il tronco in avanti al momento del rilascio e maggiore velocità nell’estendere il ginocchio frontale. Per i tiri più lunghi invece, gli studi hanno dimostrato la stessa maggiore rotazione massima della spalla esterna, ma meno inclinazione del tronco in avanti. Inoltre, non è stata rilevata nessuna differenza tra la velocità e le varie distanze di tiro, ma approssimativamente una differenza di 10° dell’estensione del ginocchio rispetto al piede di atterraggio al momento del rilascio per tutti i tiri. Quindi non sono state trovate grosse similitudini tra le diverse distanze e le meccaniche di lanciatori dotati di maggiori velocità.

 

Un altro studio invece ha valutato i cambiamenti di diversi lanciatori e le loro caratteristiche correlate con la velocità di lancio. Al momento del rilascio, i valori cinetici (flessione del gomito, forza prossimale della spalla e del gomito) sono aumentati con la velocità di lancio. Per i lanci più veloci invece, al momento del rilascio, si è notato una diminuzione dell’adduzione orizzontale della spalla, meno stress, ma un aumento della torsione del busto. Pertanto, lo studio non ha evidenziato differenze di velocità nei diversi tipi di lanci, nei cinetici al momento del rilascio, nell’adduzione orizzontale della spalla o ulteriore stress. La rotazione del busto invece si è ridotta con l’aumento della distanza. In definitiva, lo studio non ha dato indicazioni che maggiori distanze aumentano la velocità.

 

Ad ogni modo lo studio del long toss ha evidenziato una maggiore variazione di movimento (rotazione massima della spalla esterna), velocità (del bacino, del tronco e del gomito), e torsione del braccio (rotazione interna del gomito e della spalla) e indicano che questi esercizi possono tornare utili in allenamento. I tiri dalla lunga distanza hanno anche evidenziato cambiamenti nell’atterraggio del piede anteriore (inclinazione del tronco e posizione del piede) e al momento del rilascio (inclinazione del tronco in avanti e flessione del ginocchio anteriore). In conclusione i tiri dalla lunga distanza hanno prodotto maggiore torsione del gomito e della spalla senza però produrre maggiore velocità, rendendo inoltre, i tiri meno efficaci causando più torsione per meno velocità. I benefici e gli svantaggi del long toss non possono essere determinati senza appropriati studi nella prospettiva di paragonare le prestazioni e la salvaguardia tra gruppi che si allenano utilizzando o meno il long toss. (clicca qui per vedere lo studio in originale)

(Clicca sulla tabella per ingrandire)

 

PUO’ IL LONG TOSS ALLUNGARE IL BRACCIO?

Mi sono sentito fare questa domanda fin troppo volte e non riesco a capire il concetto. Sono a conoscenza di molti lanciatori e allenatori che credono a questa teoria ma non esiste alcuno studio che ne dimostra la veridicità. L’unico dato evidenziato dagli studi, e che potrebbe dare la sensazione che si allunga il braccio durante i tiri dalla massima distanza, è la velocità di estensione del gomito. Questo significa che il braccio si estende con più rapidità nel tiro a lunga distanza rispetto alla corta distanza. L’aumento di velocità del braccio durante l’estensione del gomito può dare la sensazione dell’allungamento del braccio ma non esistono dati certi che confermano questa tesi. Per esempio, come dimostra la tabella, l’adduzione della spalla diminuisce al momento del rilascio quando si tira dalla distanza massima. Significa solamente che il braccio gira più vicino al corpo rispetto a quando si tira da una distanza più corta. Le informazioni dimostrano che il braccio non si allunga durante il long toss, al contrario c’è meno estensione.

La tabella dimostra solo quanto sono veramente strane le credenze che circondano questo sport. Attraverso le mie continue ricerche su TopVelocity.net, scopro sempre più come ai giorni nostri molti saggi convenzionali insegnati siano completamente falsi. (Clicca sulla tabella per ingrandire)

 

Il long toss rafforza il braccio?

La risposta a questa domanda è più difficile. Prima di tutto, se pensi che la velocità di lancio è in correlazione con la forza del braccio, allora non sarò in grado di rispondere fin quando non si studi più a fondo la materia di cosa genera la velocità di lancio. Se pensi che l’unico modo per rafforzare il braccio è tirare molto, neanche qui sono in grado di rispondere fin quando non si studi a fondo cosa genera la velocità di lancio. Se invece credi che non bisogna distruggere le articolazioni per proteggere l’integrità del braccio, allora posso rispondere alla domanda.

 

Tirare dalla lunga distanza dimostra solo di essere bravi a tagliare l’erba sul campo su cui state allenando e non a proteggere l’integrità del braccio. Gli studi si sono soffermati principalmente sui benefici per la salute del tiro dalla lunga distanza anziché della velocità di lancio e la sentenza finale dell’ASMI è stata:

 

Tuttavia, i tiri dalla distanza massima producono un aumento di torsione del tronco e cambiamenti nelle cinematiche. Si consiglia cautela, dunque, nell’utilizzare questi tiri per la riabilitazione e per la formazione.

 

 

E’ stata utilizzata la parola CAUTELA nell’indicare la massima distanza del long toss per la riabilitazione e gli allenamenti. Non c’è molto da aggiungere. Posso solo aggiungere qualcosa per chi è interessato alla salvaguardia del braccio: E’ un dato di fatto che maggiore forza esercitata dal corpo in maniera efficace ed efficiente produrrà maggiore velocità di lancio. E’ anche un dato di fatto che la maggiore forza esercitata dal corpo in maniera impropria, come nel long toss e con un numero esagerato di tiri, provocherà infortuni. Bisogna insegnare la corretta meccanica per lanciare più veloce, come con la 3X Meccaniche del Lancio, limitare il numero di tiri durante la partita, durante gli allenamenti, durante la stagione, durante l’anno e costruire abbastanza forza per controllare lo stress corporeo. Il Programma 3X Pitching asserisce che il modo migliore per aumentare la velocità di lancio è di utilizzare un programma di tiro che insegna la corretta meccanica per incrementare la velocità con meno tiri e meno forza, ed un programma di condizionamento che costruisce la potenza dell’atleta. Seguite il 3X Pitching Velocity Program e state lontano dalla trappola del 91 metri è uguale a 90mph.

 

Paolo Castagnini e Frankie Russo

 

Articolo già pubblicato il 19 marzo 2014

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Commenti: 2
  • #1

    franco ludovisi (mercoledì, 19 marzo 2014 14:49)

    E' certo che per noi allenatori che non siamo in grado di sperimentare tecniche di lancio su un numero consistente di lanciatori, con indagini protratte nel tempo, con strumenti di misurazione appropriati ed altro dobbiamo per forza rifarci ai sistemi di allenamento che ci vengono dall'esperienza altrui.
    Anche la tecnica del long toss è stata adottata da noi a seguito dell'esperienza americana.
    A me personalmente questo tipo di allenamento non piaceva e non so dire il perchè: non l'ho mai praticata.
    Usavo il long toss solo per analizzare il movimento completo del prospetto di turno perchè dalla lunga distanza il lanciatore doveva ricorrere ad un movimento completo per raggiungere il bersaglio. E quindi era più facile osservarlo nella sua interezza.
    Ho usato spesso invece il short toss cioè la tecnica di lanciare al ricevitore da una distanza assai inferiore ai 18 metri, tenendo fissi a terra sia il piede di perno, che però poteva ruotare, sia quello di passo
    e concentrando l'attenzione sull'impugnatura di ogni tipo di lancio, sulla rotazione dei fianchi, sul piegamento della schiena in avanti e sul portare fuori e in basso la mano dopo il rilascio. Questo permetteva, se il lanciatore eseguiva con molta spinta, di isolare una parte del lancio e di lavorarci su.
    Ma questo niente a che vedere con la velocità di lancio che pare sia il motivo- contestato dall'articolo, mi pare - per cui si dovrebbe eseguire.

  • #2

    Pino (sabato, 22 marzo 2014 15:06)

    I giocatori che tirano forte, nascono con questa predisposizione, è un fattore genetico! Elastici, pesi possono contribuire a migliorare qualcosa ma non fanno miracoli!
    Il long-Toss ci hanno sempre detto che fa bene e lo abbiamo insegnato tutti....personalmente credo che serva ad irrobustire il braccio che non ad aumentare la velocità.